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La Radiofrequenza medica ed odontoiatrica

Da qualche tempo si sente parlare di medicina estetica non invasiva e di radiofrequenza. Cerchiamo di capire insieme quando ricorrere a questa preziosa risorsa terapeutica.

La Radiofrequenza ( RF ) è una delle tecniche strumentali non invasive più innovative ed efficaci che siano state introdotte negli ultimi anni nel campo della medicina estetica non chirurgica ( ma non solo ).

∙A chi è rivolta? A TUTTI coloro che vogliono effettuare un trattamento anti-aging del volto e del corpo.

∙Come agisce la RF? La sua azione si svolge a diverse profondità nella pelle potendo focalizzarsi nel derma ( effetto tonificante e " rimpolpante " ) ottenendo un apprezzabile effetto di biolifting con miglioramento del colore, consistenza e luminosità, riduzione della profondità delle rughe e rugosità cutanee, riduzione delle lassità, miglioramento dell'idratazione col risultato di un ringiovanimento che nasce però dall'interno della pelle stessa senza bisogno di iniezioni di alcun genere.

Modulando i parametri di emissione e con appositi manipoli la RF può agire più in profondità fino al sottocutaneo ( o ipoderma ) con effetti positivi sulle cosiddette

smagliature, sui depositi adiposi, e sulle cicatrici incluse quelle dell'acne.

In certi casi può essere usata ancora più in profondità con azione sui muscoli ed articolazioni ottenendo ad esempio sia apprezzabili " sollevamenti " dei glutei sia riduzioni delle rigidità e dolori articolari costituendo quindi una vera risorsa fisioterapica, valida anche nel post-operatorio.

∙Quale tipo di Radiofrequenza scegliere?

La RF con finalità terapeutica è solo quella medicale, ambito di esclusiva pertinenza del medico, disciplinata da apposita legislazione, che la differenzia da quella di tipo cosmetico usata invece dalle estetiste non laureate che quindi non sono abilitate ad usare le potenze o le frequenze degli apparecchi ad uso medico professionale, nè le condizioni patologiche riservate alla medicina.

Vediamo dunque di approfondire la conoscenza della Radiofrequenza in Medicina estetica e fisioterapica, e dei suoi risvolti pratici ( campi di applicazione, meccanismo d'azione, precauzioni , durata del trattamento, costi ecc. ).

Prima di continuare consultate alcune immagini esplicative che valgono più di mille parole e vi aiuteranno meglio a capire indicazioni e vantaggi della radiofrequenza medica per viso e corpo. 

Premendo il tasto interattivo seguente si apre una carrellata di immagini dimostrative.

Sotto una sezione di un blocco cutaneo che mostra la struttura della cute umana.

I vari componenti tissutali sono ordinatamente disposti nei rispettivi strati,  ciascuno dei quali subisce una differente azione della radiofrequenza,

come è fatta la cute

∙Quali sono le indicazioni della Radiofrequenza ?

Chiunque o quasi ( le controindicazioni, come vedremo, sono importanti ma per fortuna non frequenti ) può sottoporsi alla RF per migliorare il proprio aspeto in una o più parti del corpo a partire da età relativamente precoci ( già dai 25-30 anni ) per mantenersi giovane e sicuro di sè, fino ai 70 anni ed oltre per i più esigenti! Il trattamento può essere concentrato in cicli brevi ( 3-4 mesi ) o più lunghi ( 12-15 mesi ) a seconda dei casi e delle necessità , senza alcun rischio o conseguenza purchè ci si affidi a professionisti abilitati.

Le principali indicazioni della RF sono le seguenti.

1) Azione anti-aging sul viso. La fronte vede ridursi l'intensità delle rughe orizzontali e verticali ( rughe di espressione ); il contorno occhi riceve una azione globale con miglioramento del colorito e luminosità, il sopracciglio si solleva, le cosiddette "zampe di gallina" sono visibilmente appianate, le "borse" ridotte, le"occhiaie" schiarite; la zona periorale cambia aspetto : le pliche naso-geniene sono meno pronunciate, le labbra più carnose, le rughe labiali diminuite in estensione e profondità ( il cosiddetto "codice a barre" più evidente nei fumatori ); gli angoli della bocca si raddrizzano e la "ruga della marionetta" diventa meno visibile. Le guance e gli zigomi sono più tonici e sollevati, con un incarnato più "vitale".

Questo complesso di effetti configura l'effetto di biolifting, che per quanto meno

intenso e duraturo di quello ottenuto con la chirurgia estetica è comunque rilevante, non invasivo e ripetibile a piacere. Tenete presente poi che i risultati della chirurgia vanno comunque incontro ad invecchiamento e che la RF può prolungarne la durata in modo apprezzabile ed indolore.

2) Azione anti-aging sul collo. Le pliche cutanee orizzontali ("collare di Venere") e quelle verticali ("collo di tacchino") risentono positivamente come il viso della azione della RF, andando incontro come minimo ad una attenuazione apprezzabile, completando così il ringiovanimento di quella parte del corpo che, insieme ad un bel sorriso, è un pò come la nostra vetrina esposta al mondo, il nostro biglietto di presentazione!

3) Riduzione delle lassità cutanee corporee. Le braccia ad una certa età perdono compattezza e la parte interna si affloscia ("braccia a tendina"); le mani, specie sul dorso, perdono l'elasticità e l'aspetto vellutato tipico dell'età più giovane, la pelle si assottiglia ed "ingrigisce". Il seno, i glutei, le ginocchia e l'interno coscia perdono tono ed il loro profilo cede e si abbassa. Idem per l'addome e la zona periombelicale che sono inoltre anche più suscettibili alle variazioni volumetriche, in diretta conseguenza di quelle ponderali. Qui l'entità e la composizione di pliche e lassità è la più varia.

Un aspetto di solito trascurato è l'effetto preventivo sul rilassamento cutaneo in vista di una dieta dimagrante o comunque di un calo ponderale: è possibile contrastare la tipica caduta della pelle in alcune delle sedi viste se si parte con qualche settimana di vantaggio ( meglio 3-4 mesi ), anzi l'azione di contrasto preventiva è più efficace proprio se condotta in anticipo.

In tutti questi fenomeni di rilassamento cutaneo, la RF ha un ruolo rilevante nel ridurne la portata migliorando la qualità del tessuto connettivo di sostegno nelle sue componenti base, collagene ed elastina, riorganizzando ed incrementando il microcircolo con effetti importanti sulla ossigenazione tessutale, sul sostegno metabolico e sul ricambio cellulare, favorendo anche gli scambi sia dei micronutrienti che dei cataboliti di rifiuto, riducendo il ristagno dei liquidi interstiziali che vengono mobilizzati verso i capillari venosi e linfatici.

4) Riduzione della profondità e visibilita delle rughe. I solchi tra una plica e l'altra si riempiono dal basso, lo spessore della plica diminuisce, con importante effetto di ringiovanimento. I fenomeni alla base di questo risultato sono gli stessi sopra descritti.

5) Le smagliature si attenuano. Quelle violacee, più recenti, si schiariscono; quelle biancastre, più antiche si assottigliano. Infatti la produzione di nuove fibre elastiche e collagene permettono una maggiore distensibiltà cutanea senza che si "rompa" la trama connettivale ( lasciando trasparire la rete vascolare rossatra ) che anzi viene riparata sostituendo poi in parte anche il vecchio collagene cicatriziale delle smagliature biancastre più datate che così sono meno accentuate.

6) Azione antiseborroica ed antiacne. La RF ha una importante azione seboregolatrice con effetti positivi sule forme seborroiche ed anche sull'acne volgare sia in fase attiva che sugli esiti cicatriziali.

7) Azione anticellulite. La somma degli effetti sul microcircolo ( vedi sopra ) e sugli adipociti, sui quali opera sia attivandone il metabolismo sia potenziando la degranulazione degli accumuli di grasso che così possono essere più facilmente mobilizzati, si configura con una riduzione dei depositi adiposi e dell'aspetto cutaneo a "buccia d'arancia" .

8) Miglioramento della "couperose" . E' possibile operare benefici anche in questa patologia, se in forma moderata, prestando particolare attenzione nel regolare i parametri di emissione ( bassa potenza ) ed i tempi di esposizione associando appositi prodotti ad azione lenitiva.

9) Potenziamento o mantenimento dei biofillers e delle pratiche di chirurgia estetica. Se ci si sottopone ad iniezione di fillers i loro effetti sono più marcati se si fanno sedute preventive ( almeno 3-4 ) distanti circa 15 giorni dal trattamento riempitivo e se si supporta quest'ultimo con altre sedute successive ad esso, a partire anche da qualche settimana dalle iniezioni in modo da prolungarne l'effetto ben oltre i canonici sei mesi potendo certe volte arrivare ad un anno di distanza prima di ripetere il filler. Stesso discorso anche per i fili biorivitalizzanti come trattamento anti-caduta dei tessuti cutanei.

∙ Quali sono le controindicazioni della Radiofrequenza?

Vediamo adesso invece quali sono le condizioni fisiologiche e patologiche per le quali è bene evitare di sottoporsi ad un trattamento di RF.

  • Gravidanza ed allattamento

  • Stati febbrili

  • Portatori di pace-maker cardiaci

  • Portatori di protesi metalliche, ortopediche o valvolari

  • Infezioni cutanee o dermatiti o altre lesioni vascolari cutanee ( es. angiomi )

  • Tumori in genere , in atto o recenti

  • Malattie autoimmuni generalizzate come Lupus eritematoso sistemico e Sclerodermia ( e le connettivititi diffuse )

  • Zone corporee quali occhi e genitali

  • Uso di anticoagulanti o malattie a rischio emorragico

Meccanismo d'azione della radiofrequenza

 

 

La radiofrequenza ( RF ) è un'energia elettromagnetica di tipo ondulatorio fatta cioè da onde di una certa frequenza , compresa tra 0,3 e 10 gigahertz al secondo, e di una certa ampiezza cui corrisponde una potenza di emissione compresa di solito tra i 25 ed i 250 watt, potendo raggiungere anche potenze maggiori per scopi fisioterapici.

∙ RF monopolare e RF bipolare.

Nella cosiddetta RF monopolare queste onde elettromagnetiche, emesse da un apposito manipolo applicato alla parte corporea da trattare, attraversano i tessuti esplicando i loro effetti fisici e biologici ( che vedremo più in dettaglio ) per essere ricatturate da una piastra conduttiva che funziona da elettrodo ricevente, entrambi collegati alla macchina medicale che rappresenta il generatore.

Nella RF bipolare ( ma anche nella multipolare) il polo emittente e quello ricevente stanno invece nello stesso manipolo lavorante ed i tessuti vengono attraversati assai meno in profondità esaurendosi così in superficie l'azione fisica e biologica della irradiazione elettromagnetica. Ovviamente ciò è previsto e voluto proprio per focalizzare gli effetti dove necessario ed esaltarne la visibilità risparmiando le aree che non necessitano di trattamento o addirittura per proteggerle da ipotetici danni.

Queste ora viste sono le più comuni modalità di applicazione.

In ciascuna di esse però è possibile distinguere anche la modalità fisica di erogazione del flusso energetico: resistiva e capacitativa.

∙ RF resistiva e capacitativa.

Nella RF resistiva l'elettrodo attivo ( cioè il manipolo di erogazione ) è di tipo metallico, conduttivo, e consente la penetrazione per contatto delle correnti elettromagnetiche fino in profondità. Esse viaggiando verso l'elettrodo di ritorno

( la placca conduttiva ricevente ) vanno ad ionizzare le molecole organiche dei tessuti che quindi si muovono come normali cariche elettriche oscillando nel campo elettromagnetico alla stessa frequenza di emissione. L'agitazione molecolare e la naturale resistenza elettrica dei tessuti nel farsi attraversare dalla corrente provocano un riscaldamento ( effetto diatermico ) che è parte importante del meccanismo di azione della radiofrequenza.

Con questo tipo di emissione si possono raggiungere i muscoli, le ossa, le articolazioni e le adiposità profonde. Tra l'altro questi tessuti sono quelli che si scaldano di più perchè avendo bassa conduttività hanno una più elevata resistività e subiscono perciò maggiormente l'effetto Joule , cioè diatermico.

In fisica elettrica, l'effetto Joule ( riscaldamento resistivo ) obbedisce alla seguente formula matematica:

      J       =     I ²    ∙   R       ∙     T

   energia      intensità      resistenza      tempo di

   in joule     di corrente   del mezzo     azione

N.B. L'intensità è a sua volta proporzionale alla potenza di erogazione

 

 

Nella RF capacitativa l'elettrodo attivo ( manipolo ) è isolato, ceramizzato o plastificato cioè non conduttivo, per cui tra l'elettrodo attivo e quello di ritorno ( la placca ricevente ) non c'è passaggio fisco di cariche elettriche.

Si ha infatti solo un'oscillazione del campo elettromagnetico tra gli elettrodi che provoca, per induzione, una polarizzazione delle molecole organiche tessutali che vanno incontro comunque ad agitazione molecolare producendo calore.

Con questo tipo di metodica il raggio di attivazione tessutale è minore del precedente e circoscritto alle zone corporee poste in prossimità del manipolo , ciò che produce un effetto diatermico più superficiale che però può raggiungere facilmente lo strato sottocutaneo.

Semplificando molto possiamo immaginare che nella RF resistiva i tessuti interessati dal campo energetico si comportino come se fossero una resistenza elettrica, mentre nella RF capacitativa come l'elettrolita di un condensatore.

 

∙ Variabili che condizionano gli effetti sui tessuti.

L'entità dell'azione di riscaldamento tessutale ed il livello di penetrazione in profondità ottenibili con la RF dipendono da diversi fattori, alcuni già visti sopra.

  • La potenza di erogazione che determina l'intensità di corrente.

  • La modalità applicativa, monopolare o bipolare.

  • La metodica di erogazione, resistiva o capacitativa.

  • Il tempo di applicazione . Un'applicazione rapida o frettolosa non esplica effetti biologici, mentre un'esposizione eccessiva provoca danni o ustioni che possono lasciare esiti permanenti.

  • La resistenza specifica dei singoli tessuti: il tessuto adiposo ad esempio che possiede un'impedenza elevata può subire un effetto termico marcato che però con le dovute regolazioni si può sfruttare per potenziare un lifting cosmetico oppure per combattere gli inconvenienti della cellulite ( pannicolite fibro-adiposa cronica ).

  • La frequenza di erogazione. Più è alta la frequenza in uscita più è superficiale l'azione termica perchè minore è la penetrazione tessutale.

    Invece a frequenze basse la RF va più in profondità perchè la capacità di penetrazione è direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda.

  • La dimensione degli elettrodi di applicazione. Un manipolo piccolo determina un campo elettromagnetico proporzionalmente più piccolo e superficiale di un manipolo grande che svilupperà un campo energetico più grande che si estende maggiormente anche in profondità.

    Pertanto se vogliamo trattare il volto o le mani basta un manipolo piccolo, mentre se vogliamo rassodare i glutei ne occorrerà uno grande.

  • La corretta tecnica di applicazione studiata per ogni tipo di tessuto e di effetto che si vuole ottenere.

Effetti biologici e tissutali della Radiofrequenza

 

Il riscaldamento cutaneo e sottocutaneo indotto dalla RF induce vasodilatazione per la quale l'aumentato apporto di sangue va ad irrorare anche i più piccoli capillari. Si ottengono così diversi effetti diretti ed indiretti a vari livelli.

Esaminiamo gli effetti immediati.

  • Aumentato apporto di ossigeno che diventa disponibile sia per le cellule epiteliali che per quelle del derma ( fibroblasti, macrofagi, adipociti ecc.)

  • Aumentato apporto di nutrienti e fattori di crescita tessutali

  • Aumentata biodisponibilità di acqua a livello cellulare ed interstiziale ( effetto idratante )

  • Aumentata rimozione di cataboliti ( CO₂ , radicali liberi, acidi metabolici, ecc.) e tossine dai tessuti

  • Migliorato drenaggio tessutale con effetti anti ristagno utile nel tessuto adiposo.

  • Effetto simil-lifting immediato per contrazione e compattamento termico delle fibre collagene. Esse costituiscono la trama basale del sostegno cutaneo, dei fasci muscolari, delle ossa ed in generale di tutti i connettivi solidi.

    Per capire meglio che cosa siano le fibre collagene e come avvenga il loro compattamento 

       premete il tasto interattivo sottostante

                                               

Tutto questo determina una maggior compattezza del derma ed un effetto tensorio visibile e palpabile già al termine della prima seduta.

Questo risultato agli inzi del ciclo di trattamento dura per un tempo limitato, poi, man mano che le sedute si susseguono, dura sempre più a lungo per mantenersi stabile alla fine del ciclo per diversi mesi per la comparsa degli effetti a lungo termine della Rf che sono i seguenti.

  • Effetto neoangiogentico. Già dopo qualche seduta si può dimostrare con una scansione ecografica un considerevole incremento del numero e del calibro dei vasi che costituiscono il microcircolo dermico che va incontro a rigenerazione ( è una formazione ex novo ). Si potenziano così tutti i parametri nutrizionali del derma e dell'epidermide ( ossigenazione, idratazione, scambi metabolici, drenaggio e detossificazione ) permettendo la biorivitalizzazione cutanea.

  • Neoproduzione di collagene, fibre elastiche e sostanza fondamentale contenente l'acido ialuronico, che sono i costituenti strutturali principali del connettivo di sostegno cutaneo e che conferiscono alla pelle tono compattezza ed elasticità.

    I responsabili di questa neoproduzione sono i fibroblasti che vanno incontro anch'essi al fenomeno della biorivitalizzazione aumentando la produzione di tutti questi fattori fondamentali.

    Di essi il più noto è l'acido ialuronico , uno speciale ammino-polisaccaride, che conferisce alla pelle corposità, idratazione e tono ma che diminuisce con l'età contribuendo alla formazione di rughe ed inestetismi. Esso ha alta affinità per l'acqua e riesce ad intrappolarla nel reticolo che forma nella sostanza fondamentale dando origine ad un gel più o meno espanso a seconda dell'acqua catturata. Questo gel viscoso funge da sostegno meccanico, resistente alla compressione, ma anche da regolatore di diffusione dei liquidi tissutali e delle sostanze in essi disciolte ( nutrienti, elettroliti, Ossigeno e CO₂, prodotti del catabolismo, ormoni, sostanze medicamentose ecc. ).

  • Effetto liporegolatore sugli adipociti e sugli accumuli adiposi . La RF promuove il ricambio metabolico del tessuto adiposo per gli effetti positivi sul microcircolo cutaneo in termini soprattuto di ossigenazione e drenaggio tessutale migliorandone il trofismo.

    E' bene comunque sottolineare l'importanza fisiologica del pannicolo adiposo nel ruolo di sostegno e freschezza sia della cute che degli strati sottocutanei. Infatti gli attuali orientamenti di ristrutturazione dermo-epidermica tendono a rivitalizzare proprio il tessuto adiposo del derma e del sottocutaneo per l'insostituibile contributo che da alla pelle in termini di sostegno e consistenza. Queste tecniche piuttosto sofisticate sono però più invasive e costose seppur molto efficaci ( iniezione di cellule staminali prelevate dal grasso periombelicale, infiltrazione di derivati piastrinici prelevati dal sangue del paziente, iniezioni di insulina; tecniche di liposuzione e liposcultura ).

  • Effetto sebostatico. La RF ha un notevoloe effetto regolatore sulla produzione del sebo. Per questo consente buoni risultati nelle forme di seborrea ma soprattutto nell'acne del viso e della schiena, meglio se in affiancamento alle normali terapie dermatologiche.

  • Effetto antalgico-lenitivo. Come già anticipato in precedenza, la RF può spingersi in profondità fino ai muscoli ed allo scheletro: in tal modo esplica azione antalgica e lenitiva ( antiflogistica ) che si può potenziare applicando

    prodotti antiinfiammatori sulla parte da trattare. Gli effetti termici e la vasodilatazione “sciolgono” in profondità il dolore e la rigidità muscolo-articolare in caso di torcicollo, lombaggine, dolori alla spalla ( la cosiddetta periatrite scapolo-omerale ) o ai tendini ( ad esempio del bicipite brachiale )

    e legamenti ( es. ginocchio ) . Molto utile anche in caso di algie e blocchi articolari della mandibola, traumi e contusioni, distorsioni ed anche in fase di riabilitazione post-chirurgica ( rigidità muscolo-articolari, ematomi ).

                                                Alcuni preziosi consigli per avere buoni risultati

Non bisogna pensare che la sola Radiofrequenza basti di per sé a sortire l'effetto desiderato trascurando una più generale cura di se stessi ed una basilare e regolare condotta salutistica; sarebbe come pensare di che sia sufficiente recarsi dal dentista per fare l'igiene fare professionale senza curare quotidianamente l'igiene orale domiciliare e le opportune attenzioni alimentari contro la carie.

E' essenziale dunque attuare una corretta condotta anti-aging composta da una serie di misure preventive quotidiane.

  • Uso regolare di prodotti cosmetici di qualità certificata ( sieri; creme idratanti giorno/notte per il viso, corpo e mani; latti detergenti e tonici; maschere, ecc.) che tengano nutrita ed idratata costantemente la pelle in modo delicato ma efficace.

  • Mantenere l'idratazione “dall'interno” assumendo tutti i giorni una quota idrica di almeno 2.000 cc. Quasi mai è sufficiente l'acqua assunta solo ai pasti, sempre più sregolati o saltati a piè pari, o legati a regimi dietetici spesso sbilanciati con distribuzione dei nutrienti base ( proteine, grassi e zuccheri ) secondo la moda del momento! E' frequente, specie se si consumano i pasti fuori casa, il ricorso al piatto unico ed alla bottiglietta da mezzo litro, e quindi con insufficiente apporto idrico, di verdura e di frutta.

    Per ottenere dei buoni risultati in termini di idratazione corporea occorre pensare non solo alla cute ma anche agli organi interni come l'intestino, i reni, il fegato, il cuore ed il sistema nervoso che garantiscono un buon funzionamento di tutto il corpo, cute compresa!

    Per sicurezza consigliamo di bere almeno 750m cc. o meglio un litro di acqua al di fuori dai pasti, o se si preferisce si possono consumare delle più gradevoli tisane di cui sfruttare gli effetti depurativo, drenante o antiossidante. Per saperne di più sull'uso delle tisane premi il tasto interattivo seguente

  • Tenere un regime dietetico regolato e normocalorico. Non si dovrebbe mai superare un introito alimentare superiore ai fabbisogni, equilibrato anche nei costituenti base. Per approfondire l'argomento....

  • Fumo. Ha azione lesiva multiorgano su cuore e circolazione sanguigna, è cancerogeno per polmoni, stomaco, vie urinarie; provoca danni respiratori ( asma, bronchite cronica ed enfisema polmonare ), rallenta il ricambio cellulare: non c'è organo che non subisca danno, pelle inclusa.

  • Alcolici. Oltre ai disturbi comportamentali dell'alcolismo acuto e cronico, si hanno danni epatici (cirrosi, carcinoma), vascolari e cerebrali ( psicosi, danni permanenti cognitivi ). Ma molto prima di essi il disordine alimentare, per sostituzione nutrizionale dell'alcol a discapito dei nutrienti base, porta a carenze molteplici che danneggiano globalmente l'organismo, spesso in modo irreversibile. Uno dei segni tipici sono le teleangectasie del viso ( reticolo capillare dilatato) , che danno un colorito purpureo, ben evidente alle guance.

  • Attività fisica. Basta una moderata attività fisica ( ad esempio camminare a passo spedito un'ora al giorno ) per innescare un miglioramento circolatorio, del tono muscolare della respirazione e del ricambio metabolico di tutto l 'organismo che resta attivo e non va in stallo funzionale, favorendo l'accumulo dei grassi e delle tossine nei tessuti

  • Tenere sotto controllo un'eventuale “sindrome metabolica” come ad es. iperglicemia, elevati livelli di colesterolo e/o trigliceridi, obesità, iperuricemia : queste stanno diventando malattie sociali per la loro frequenza e sono indice della diffusione di cattive abitudini dietetiche e della sedentarietà

                                                   Domande ricorrenti sulla Radiofrequenza

 

E' dolorosa la Radiofrequenza?

Assolutamente NO! Anzi è piacevole distendersi e lasciarsi massaggiare il viso

o il corpo dall'operatore per il benefico calore che il manipolo diffonde. Subito dopo la seduta il cliente può riprendere le proprie occupazioni più tonificato di prima!

Quanto dura una seduta?

La durata varia in proporzione dell'estensione della parte da trattare. Si passa dai 15 minuti del contorno occhi ai 40 minuti per viso e collo.

Quante sedute servono?

Dipende da quante porzioni corporee si vogliono trattare e da come si distribuiscono le sedute. Altri fattori importanti sono il tipo e l'entità dell'inestetismo come anche l'età e la qualità della cute o dell'incarnato.

In linea di massima occorrono un minimo di di 8-10 sedute per i casi “soft” ma non è insolito arrivare a 15 sedute da distribuirsi anche nell'arco di un anno.

E' doveroso poi programmare cicli periodici di mantenimento per conservare più a lungo i risultati ( almeno 4 sedute ).

Quanto costa una seduta?

Abbiamo visto che la durata di una seduta varia in base alla zona da trattare e da quante sono le zone . Occorre poi considerare che spesso si associa alla semplice esposizione alla RF una preparazione cosmetica della cute e che alla fine della seduta segue l'applicazione di creme nutrienti ed idratanti con appropriate tecniche di massaggio o, per altre indicazioni, di una vera e propria fisioterapia.

Possiamo però indicare un intervallo di costo che va dai 50 ai 90 euro a seduta per la indicazioni a finalità estetica. Consigliamo però di concordare fin dall'inizio un programma di terapia completo che consente di abbassare sensibilmente il costo medio unitario evitando nel contempo di disperdere tempo e denaro perchè le sedute isolate o sporadiche non raggiungono mai gli obiettivi voluti.

E' una spesa detraibile?

Ricordiamo che la normativa fiscale attuale prevede l'imposta IVA nel computo del prezzo e la non deducibilità dei trattamenti con finalità estetica.

C'è un'età preferenziale?

In linea di massima direi di NO. Si può iniziare fin dai 25 anni con brevi cicli per mantenersi al top perchè già da quest'età il tessuto connettivo e quello adiposo cominciano a rallentare il loro metabolismo ed il ricambio cellulare. Insomma cominciano ad invecchiare. Anche chi ha 70 anni è un buon candidato alla RF ed ha comunque il diritto di sentirsi più giovane : può quindi fare la RF senza paura e con indubbi vantaggi evitando il ricorso a terapie più invasive.

La pelle invecchia di più dopo la RF?

Assolutamente NO, anzi è vero il contrario! Le sedute iniziali e quelle di richiamo servono ad ottenere e consolidare i risultati ottenuti : se interrompiamo il trattamento semplicemente la pelle torna alla sua età cronologica simulando un peggioramento paradosso.

L'esposizione al sole vanifica gli effetti?

In parte sì. In parte no proprio perchè la RF rivitalizza la cute.

I raggi infrarossi e quelli ultravioletti sono un vero torchio che “spreme “ la pelle delle sue risorse in cambio di un bel colorito, ma di un indubbio peggioramento dei parametri di vitalità (secchezza, assottigliamento, desquamazione,luminostà).

Suggeriamo quindi di non esporsi in pieno sole nelle ore più calde ( quelle invece più ambite dai patiti della tintarella ) di proteggersi con creme a schermo UV elevato, di idratare spesso la pelle, corpirsi il capo con un cappello a tese larghe che lasci protetto il volto, fare largo uso di cosmetici dopo-sole ed esporsi comunque a distanza di almeno 48 ore dalle sedute di RF.  Essa  ha comunque un'azione che contrasta quella dei raggi solari.

Posso fare la radiofrequenza se ho l'acne?

L'acne comune trae beneficio dalla RF, però è bene anche tenerla sotto controllo con le terapie dermatologiche tradizionali. L'azione seboregolatrice sull'acne è ben nota come anche quella di riduzione sulle cicatrici acneiche. La radiofrequenza costituisce pertanto un'arma in più per chi soffre di questo disturbo, sia in età giovanile che nell'età adulta. Un discorso a parte invece merita l'acne rosacea che va considerata come una controindicazione al trattamento con la RF.

E se ho la couperose?

Per gradi non avanzati è possibile, con opportune cautele e con un pre-test, schiarire le parti colpite. Non deve però soppiantare il trattamento dermatologico di base.

E' efficace contro le macchie?

Le discromie cutanee che si associano all'età o agli effetti dell'esposizione ai raggi

ultravioletti o ad altri agenti fisici beneficiano del trattamento con la RF se opportunamente associato a specifici prodotti ad azione depigmentante.

Non è però il trattamento elettivo.

Come si svolge una seduta di radiofrequenza?

Occupiamoci di una seduta al viso. Prima dell'esposizione alla RF è doveroso rimuovere creme o trucco di ogni genere per evetare l'azione di “trasporto” in profondità, potenzialmente dannoso. Si inizia quindi la detersione con dei dischetti di ovatta imbevuti di acqua micellare di qualità certificata, per pulire delicatamente la pelle. Si passa poi il Tonico che completa la detersione e restringe i pori lasciando l'epidermide nelle migliori condizioni per una corretta esposizione alla RF. Si distribuisce quindi il gel conduttivo e si inizia la seduta.

I movimenti impressi al manipolo sono fluidi e regolari, con pressione leggera che sale un poco durante i tragitti antigravitari o in direzione del drenaggio linfatico. Possono essere di tipo circolare o semicircolare oppure ad “8” a seconda delle zone, altre volte a graticciata per certi tipi di rughe. Finita la seduta si rimuove il gel residuo e si applica una buona crema idratante e nutriente con opportuni massaggi tonificanti fino a completo assorbimento.

Posso fare la radiofrequenza in vicinanza della chirurgia estetica?

Posto che è sempre bene consultare il chirurgo per maggiori ragguagli, si può dire che la RF è possibile o addirittura consigliabile eseguirla sia prima che dopo la chirurgia estetica, specie se essa consiste nell'applicazione di fillers e fili riassorbibili. In questi casi specifici è utile far precedere alla chirurgia qualche settimana di trattamento con la RF per incrementare l'azione del chirurgo; ma è forse più utile far seguire la RF alla chirurgia. Se si considera che i fillers di acido ialuronico hanno una durata di circa 6 mesi, si può allora esporsi alla RF già dopo poche settimane dall'impianto del filler e prolungarne ed amplificarne l'effetto anche fino ad un anno. Discorso del tutto simile con i fili biorivitalizzanti in polidiossanone anch'essi riassorbibili. In entrambe i casi l'intervallo di tempo tra un impianto ed il successivo ( comunque non piacevole! ) è considerevolmente più lungo.

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