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                                                   COVID-19 Realtà e prospettive

 

Già ! Cosa ci aspetta fra breve? Siamo in molti a chiedercelo, ma nessuno ha la risposta perché

nessuno lo sa con certezza. Né d'altronde chi ha il potere di decidere può decidere da solo anche

perché “ nessuno si salva da solo “ come dice Papa Francesco.

Ma siamo sicuri che sia solo una questione di etica del potere o non piuttosto anche di una serie di scomode verità che chi sa e conosce non ha interesse a comunicare?

Io ovviamente propendo per questa versione. Per tanti motivi, che nascono dall'esame di molti fatti che  sono parte della storia recente che tutti abbiamo vissuto e nessuno può ormai celare.

LO STATO DI EMERGENZA.

I servizi segreti avevano allertato per tempo i capi del governo e delle forze armate che ci sarebbe stata una gravissima condizione di emergenza sanitaria che sarebbe provenuta dall'oriente ( Cina ) ed avrebbe colpito il nostro Paese e l'Europa. Purtroppo non sono in grado di fornire la documentazione che reputo sia ancora top secret.

Inizialmente niente fu detto né fatto, tant'è vero che nel periodo di fine Gennaio nessun cittadino Italiano avrebbe mai immaginato che le notizie dell'epidemia da poco iniziata in Cina   (anche lì occultata per circa un mese) avrebbero potuto interessare entro breve anche il nostro Paese.

Agli inizi ci veniva detto che il virus era poco più pericoloso di un virus influenzale, che non si trasmetteva per contatto indiretto ( con le mani e le cose ) che non sopravviveva nell'aria e sulle superfici, che le mascherine servivano a poco e non erano utili se non in condizioni di contatto ravvicinato per evitare le goccioline di saliva, ma era inutile tenerle per le normali attività. Figuriamoci andarci in giro! Insomma che si rischiava al massimo una epidemia di tipo influenzale! Men che mai si prospettava l'isolamento sociale....

Tutti ricordiamo cosa sia successo davvero nelle settimane seguenti nel nostro Paese.

Dobbiamo attendere verso fine Marzo per scoprire a mezzo stampa che il governo aveva pubblicato un decreto circa l'esistenza dello stato di emergenza datato 31 Gennaio 2020 e che tale emergenza sarebbe durata almeno 6 mesi. Mi chiedo e vi chiedo: chi l'ha visto quel decreto in quei giorni? I giornali ne hanno parlato? E La TV di stato?  Tale decreto faceva seguito ad una comunicazione dell'OMS del giorno precedente che in sostanza dichiarava lo stato di pericolosità pandemica dell'epidemia in atto in Cina ed i invitava i Governi a prendere severe contromisure per contenere il morbo.

E noi italiani ovviamente siamo rimasti all'oscuro di ciò fino a poche settimane fa quando ormai eravamo in piena crisi : perché se c'era l'emergenza dichiarata e pubblicata , il Governo non aveva attuato per tempo le dovute contromisure di prevenzione pandemica per proteggere adeguatamente e fin da subito i cittadini del nostro Paese?

( Ad esempio fin da fine Gennaio cominciare a dare mezzi e poteri in deroga alle autorità locali, fare un piano sanitario di emergenza nazionale con le varianti regionali e comunali, allertare e rafforzare le terapie intensive ed i reparti di infettivologia, allestire punti di riferimento ed informazione dislocati sul territorio, potenziare la Protezione civile, preparare ospedali mobili, intercettare ed immagazzinare i dispositivi di protezione individuale ( DPI ), reclutare medici e paramedici di rinforzo, predisporre piani di igiene e sanificazione ambientale, potenziare i varchi di ingresso come porti ed aeroporti con termoscanner e sistemi di raccolta dati da condividere in rete , pianificare un fondo economico di emergenza con denaro già disponibile per distribuire risorse di prima necessità per le attività di assistenza sul territorio ad ospedali, comunità, ricoveri, attività di prima necessità, potenziare e vigilare più incisivamente le piattaforme web di comunicazione con gli Enti e le istituzioni, ed altro ancora ).

Poi molti di questi provvedimenti sono stati adottati, ma non in modo preventivo, organico ed estensivo, ma bensì man mano che l'epidemia arrivava e colpiva le aree poi dichiarate di volta in volta zona rossa dalle autorità sanitarie locali!

Come dire , scappati i buoi , chiusa la stalla!

Quante vite si sarebbero potute salvare agendo d'anticipo sul virus e su scala nazionale? Quanto si sarebbe diffusa davvero l'epidemia sul territorio nazionale?

Quanto drastiche e durature sarebbero potute essere le successive contromisure di contenimento

dell'epidemia ?

Quanto gravi sarebbero stati gli effetti ed il contraccolpo sull'economia produttiva e sul PIL che invece sta andando a picco ( si stima per adesso un calo almeno del 10%) ?

Ma,se non ricordo male, niente se non poco di questo è stato fatto fino a fine febbraio.

Siamo a metà Aprile e delle promesse fatte per televisione, del decreto “ Cura Italia “ e di quelli successivi promulgati fino ad oggi con gran clamore ed a reti unificate ( decreti emessi e firmati dal capo del Governo e controfirmati dal Presidente della Repubblica) non si vede nulla a parte le restrizioni fisiche: non un euro dei tanti miliardi promessi ( il Presidente Conte ne ha promessi a centinaia in più riprese ed in diretta televisiva) è arrivato a sostegno dei cittadini e lavoratori richiedenti, che di fatto hanno cessato l'attività e perso i relativi introiti, bloccati dal virus e dai provvedimenti restrittivi giustamente imposti proprio dal Governo medesimo.

Altro che stato di emergenza! Si tratta invece di stato di Caos e caos di Stato !

Si vedano in proposito le numerose e tardive ( rispetto al 31 Gennaio ) comunicazioni del Prof. Conte in diretta ed a reti unificate e gli altrettanto numerosi decreti emessi e le quotidiane conferenze stampa della Protezione Civile che hanno prodotto allarme sociale,azioni contrastanti dei vari governatori regionali, disorientamento nei cittadini,e un discreto disordine operativo delle Istituzioni Locali e Regionali spesso scollate da Roma.

Di seguito è possibile prendere in esame  i tanti decreti del Governo e le conferenze stampa della Protezione Civile cliccando sui links interattivi delle due Istituzioni. 

Decreti del Governo : 

http://www.governo.it/it/coronavirus-misure-del-governo

Conferenze Stampa Protezione Civile :

 https://www.youtube.com/playlist?list=PLaLgDI0rVT4DiZeN2FF_tjVARL1BwlA3o

Nel frattempo diventava spesso impossibile reperire i mezzi barriera di protezione non solo per i cittadini ma anche per gli Ospedali e per i Reparti di Isolamento e rianimazione e per le Terapie intensive!

Purtroppo, così facendo, quelle stesse istituzioni repubblicane hanno ulteriormente perso credibilità, se mai ne avessero avuta a sufficienza dapprima, sia in casa propria davanti ai cittadini ed elettori italiani, sia al cospetto dell'Europa che non perde occasione per denigrarci sul piano internazionale.

Già !, l'Europa!.. Perché l'Europa si comporta cosi?

Intanto per ricavarne verosimilmente vantaggi politici ed economici ai tavoli di Bruxelles e di Strasburgo, complice ovviamente la BCE ed il Parlamento Europeo che sono controllati dagli stati del Nord-Europa. A questi egregi signori i nostri rappresentanti supinamente obbediscono, vuoi per ragioni di appartenenza ideologica, vuoi per elemosinare quei prestiti che poi dovremo restituire noi, come sempre finora, con pingui interessi  ed a prezzo di di finanziarie annuali o semestrali che poi quasi sempre vengono imposte dal Parlamento Italiano a colpi di voto di fiducia!! E che oltretutto ci vengono sdoganate sotto la denominazione di patto di stabilità. Stabilità di chi?

Evidentemente la loro, visto che stabilmente incassano oltre 60 miliardi annui di interessi da 20 anni ( ma a volte abbiamo sborsato anche 120 miliardi agli stati membri per la solidarietà della UE ai paesi in difficoltà.. ).

All'Unione Europea ed alla sua Banca sembra interessare poco il destino di milioni di cittadini ed imprese comunitarie in grande sofferenza.

Noi vediamo che ci sono Stati in difficoltà che chiedono aiuti, altri che fanno la predica, altri che si sdegnano altri ancora che si estraniano addirittura. Questioni di latitudine...

Ma come fanno a non sentire il grido lacerante di chi urla : “ aiutami oggi, domani sarà troppo tardi “..

D'altronde i soldi chi li ha se li vuol tenere, e la riconoscenza non fa ricchezza. Si vede che pensano che sia meglio un fallito oggi ( oppure un morto, anche di fame )piuttosto che diecimila euro persi domani..

Gli Italiani hanno sempre pagato ed onorato i debiti: fate un po' i conti e vedrete che il debito pubblico è stato ripagato profumatamente. La Germania infatti si è riunificata anche grazie ai nostri debiti resi. Ma ovviamente non basta, come non basta mai allo strozzino che ti presta mille euro ma stringe talmente il cappio degli interessi che alla fine gliene devi rendere cento volte tanto...se ce la fai! E comunque ti minaccia ti deride e ti mortifica ugualmente!

Infatti siamo additati come l'onta dell'Europa, gli svergognati che hanno i capi di governo più pittoreschi ed incapaci dell'Unione ( ridefinire il vocabolo Unione... ), i politici più corrotti e strapagati, lo Stato che non sa darsi le infrastrutture e non sa spendere i soldi che ci vengono dati dall'Europa, lo Stato che governa e convive con le clientele e le mafie ( ora c'è anche la mafia nigeriana), ma anche lo Stato che deve accogliere i migranti “salvati" dalle Onlus straniere pagate coi soldi del governo italiano e per i quali gli stessi Stati del Nord che ci obbligano a salvarli erigono poi barriere e li respingono!

Che bella questa Europa a cui fanno schifo gli italiani ma a cui piacciono tanto i nostri soldi risparmiati a prezzo di lacrime e sangue , di mille compromessi e contraddizioni, del resto mai celate o coperte dal velo della pudicizia politica!

Perché noi, a differenza di altri, non abbiamo interesse a nascondere la verità per brutta che sia.

La verità dei grandi sforzi eroici dei tanti medici e paramedici che hanno lavorato per settimane a turni massacranti di 48 ore continuative con i pochi mezzi disponibili e si sono inventati migliaia di posti letto in terapia intensiva, lasciando sul campo una lunga lista di vittime del dovere, che però hanno salvato migliaia di malati altrimenti condannati.

Oppure le centinaia di pastori del culto che hanno accettato il martirio della pestilenza solo per dare conforto e benedizione ai vivi ed alle povere salme cremate, restate orfane delle loro famiglie ed ancora in attesa di sepoltura.

Come il grande contributo della protezione civile che ha materializzato ospedali da campo, padiglioni ospedalieri ricavati da strutture espositive ( vedi fiera di Milano ), distribuito mezzi di protezione individuale, inviato aiuti alle popolazioni coscritte nelle zone rosse, arruolato centinaia medici ed infermieri con una gigantesca operazione di supporto realizzata in una settimana!! Anche questa è l'Italia.

Anche questa è una grande verità, come una grande verità è l'obbedienza civile del nostro popolo che sta resistendo chiuso in casa da settimane come chiesto dal governo. Non mi risulta che questo accada nel resto dell'Europa.

E' quindi un difetto la verità? Forse si forse no. Ma di certo lo è quando si vuole stare in mezzo a certa gente che fa della verità uno strumento da usare solo in particolari occasioni...

GLI AIUTI A SOSTEGNO DI CITTADINI ED IMPRESE.

Quello che stiamo vivendo è uno STATO di CAOS , con le istituzioni in affanno con continui proclami televisivi, con annunci delle varie autorità locali spesso in contrasto tra loro ed anche con i ministeri.

Ciò mostra tutte le difficoltà e l'incapacità di Stato ed Istituzioni di adeguarsi alle necessità imposte dal virus e di contrattaccare con le dovute contromisure “antivirus” nonostante lo stato di emergenza dichiarato ormai due mesi e mezzo fa.

Naturalmente nessuno ha provveduto a calmierare, con tabelle precise e garantite da effettiva liquidità, le scadenze dei pagamenti di stipendi, bollette, tributi e contributi di milioni di cittadini ed imprese, inattivi da settimane, come pure le scadenze delle tasse che ci attendono tra poco più di due mesi. Con cosa vivranno i milioni di cittadini sopravvissuti all'epidemia ma di fatto senza reddito? Come pagheranno gli oneri dovuti? Si è parlato di un assegno di 600 euro da elargire a larghe fasce di lavoratori autonomi e partite IVA. Poi si è parlato di cassa integrazione in deroga anche per le imprese medie e piccole con meno di 5 dipendenti. Per tre mesi a partire dal 23 Marzo. Poi di un assegno mensile fino a mille euro per tre mesi da distribuire a chi avesse avuto una perdita reddituale di almeno il 33% rispetto allo stesso trimestre del precedente anno. Poi di una dilazione o sospensione di cartelle esattoriali, mutui, bollette ed affitti per imprese autonome in difficoltà. Poi di un prestito garantito dallo Stato di 25.000 euro a tasso irrisorio e con dilazioni di 6 anni però erogato dalle Banche che dovranno valutare l'idoneità del richiedente. Guardate in proposito il relativo video cliccando sul seguente link interattivo:

        https://www.youtube.com/watch?v=r6auq-Gco0M&feature=youtu.be

Ma per ora di concreto non si riesce a vedere nulla. Magari nei prossimi giorni. Eppure siamo già a 73 giorni dalla pubblicazione del decreto di emergenza ed a quasi 40 dal "Cura Italia ".

Lo Stato ha mostrato tutta sua fragilità, la drammatica povertà di cassa, l'assoluta inconsistenza delle riserve. Insomma i soldi lo Stato non li ha. Solo parole.

Porto un aggiornamento del 23 Aprile riguardo ai 600 euro che lo Statosi era impegnato a versare ai privati  e sui mille euro mensili del Fondo di sostegno che invece non ha mai versato e che ha delegato alle casse mutue private. La cassa mutua dei Medici ( ENPAM ) ha diramato due notizie bruttissime circa la politica dei sostegni proclamata a gran voce ma mai ratificata finora, anzi lo Stato chiede una tassa del 20 % sugli aiuti destinati dal Fondo Enpam ai medici in stato di fermo economico e professionale. Fai click sui seguenti links interattivi che rimandano ai comunicati stampa ufficiali dell' ENPAM per sapere la verità sugli aiuti:

http://news.enpam.it/nl/link?c=3skq&d=b9&h=1e5p25hmbsbb01ced3o5ua2btv&i=3&iw=1&p=H2034542103&s=lp&sn=1dg&z=71u

relativo ai 600 euro; ed anche:

http://news.enpam.it/nl/link?c=3skq&d=b9&h=319s1k2avepb8rh0s2mt8aodkq&i=3&iw=1&p=H919163128&s=lp&sn=1dg&z=71v

relativo ai mille euro al mese.

Se avete guardato gli articoli avrete capito in che Stato viviamo, da chi siamo veramente governati e cosa ci dobbiamo davvero aspettare in termini di aiuti concreti.

L'Unione dal canto suo non ha intenzione di elargire prestiti senza garanzie ad un Paese che non da garanzie di solidità economica e produttiva comportandosi come una banca che per darti i soldi devi avere.  Ma di quale solidarietà stiamo parlando ?

Il denaro , hanno detto, arriverà se e quando si sarà trovato un accordo condiviso da tutti (ma imposto da pochi, i soliti noti..) e quando si saranno individuati strumenti economici di credito da erogare nel tempo con i dovuti vincoli di restituzione, studiati per gli Stati e le loro varie categorie di impresa.

Ma ci vorrà tempo, si va verso la fine dell'anno, perchè nell'immediato non c'è niente, a parte i poche soldi del MES ( con i suoi incerti ) e solo per scopi sanitari.

I nostri bravi politici intanto continuano a discutere sul futuro del paese, mentre nel presente le cose si vanno sempre più aggravando. E se lo sappiamo noi cittadini....

Mi chiedo chi e come investiranno i soldi rimasti e risparmiati se scomapriranno intere filere produttive, fabbriche, attività commerciali, grandi e piccole. Scompariranni di fatto i mercati e scompariranno i consumi.

Quanto varrà l'euro? Resisterà? A chi venderanno le auto i tedeschi? Per chi fonderanno l'acciaio le industrie metallurgiche? Per chi batterà moneta la BCE? Come sarà vista l'Europa superstite dal resto del Mondo? Sarà ancora capace di difendere i propri confini e ciò che resta delle imprese e dei mercati? O diventerà una colonia di qualche superpotenza lontana ed aliena? Sai cosa ci farà a quel punto l'UNIONE con gli euro gelosamente custoditi?

Un po' mi viene da ridere, ed un po' da piangere. Eh sì! Il sogno europeo mi sembra sempre più lontano, un miraggio....

Eppure stando a sentire anche pareri di tecnici economisti " freelance" si potrebbero attuare senza troppe difficoltà dei meccanismi legali anche per l'Unione ad un tasso accettabile ed in tempi sostenibili proprio di microfinanziamenti per le piccole imprese che sono le più colpite. Stiamo parlando di mille euro mensili, soldi per sopravvivere !

Guardate il video seguente facendo click sul seguente link interattivo   https://www.youtube.com/watch?v=vQGcAPyKnLw&feature=youtu.be

Speriamo, visto che i terminali di accesso al credito dei vari Istituti delegati sono spesso in tilt ( vedi il perdurante clamoroso flop dell'INPS ) , che si possa accedere però alla vera fruizione degli aiuti economici e che non ci senta dire che i fondi si sono esauriti prima del previsto e bisognerà attendere una nuova liquidità.

Cose che abbiamo già vissuto in un passato ben più florido...

Se si lasciano al loro destino le piccole e medie imprese ed i relativi settori occupazionali e produttivi si fa chiudere bottega all'intero sistema Paese, che si fonda sulla microimpenditorialità, visto che la grande industria è ormai un ricordo e le poche imprese attive superstiti sono in difficoltà o hanno trasferito la produzione all'estero o hanno capitale straniero nel pacchetto di maggioranza o sono passate di mano cambiando di fatto bandiera.

Cosa resterà del made in Italy? Verranno gli stranieri con gli occhi a mandorla o con il colbacco o il turbante a fare acquisti all'asta fallimentare, come è successo ultimamente con la gloriosa industria dolciaria Pernigotti che se l'è inghiottita la Turchia che ora si produce il nostro eccellente cioccolato con materie prime di dubbia provenienza e ce lo rivende col marchio originale dopo aver liquidato tutta la filiera produttiva nostrana con quattro soldi e lasciato senza futuro un pezzo di storia del paese e senza pane centinaia di famiglie.

E non sottovalutiamo il pericolo concreto delle organizzazioni criminali e mafiose che proveranno a prendersi per pochi soldi attività pulite ma con l'acqua alla gola, attività dietro cui nascondersi, riciclarsi e procurarsi lucrosi profitti di oscura provenienza.

In questo clima le Istituzioni stanno a guardare badando bene però di continuare a salvare, ormai da vent'anni, altre imprese ben più deficitarie come l'Alitalia e le ( tante) Banche entrate in difficoltà per speculazioni sconsiderate ma con precise finalità ben coperte dal segreto , pompando comunque vere iniezioni da centinaia di milioni di euro a colpo , operate alla zitta nello spazio di una notte ( Vedi Banca popolare di Bari, l'ultimo esempio da un miliardo di euro di aiuti ) .

Quanti scheletri rimarranno sul terreno se gli aiuti non verranno in tempo? Chi potrà davvero ripartire se chiuderà con un debito residuo che di fatto gli impedirà l'accesso a nuovi prestiti? Quante famiglie potranno pagare gli affitti, o le bollette o il mutuo della casa? Dove andranno? Cosa mangeranno loro ed i loro figli?

COSA CI ASPETTA .

Credo che anche per lo Stato le cose non andranno meglio, visto che campa con il gettito mensile dei contributi previdenziali e sanitari versati dalle imprese ed aziende private ( quelle pubbliche macinano bilanci in rosso con deficit da capogiro! ), con i tributi locali, con l'IVA sulla vendita dei beni al consumo ed al dettaglio, con le tasse pagate e detratte dalle buste paga e dalle denunce dei redditi autonomi.

Ci sono serie preoccupazioni che tale perdita di liquidità possa consentire il mantenimento dello stato sociale ovverosia gli stipendi degli Statali e dei dipendenti pubblici, le pensioni, l'assistenza sanitaria, i servizi postali, le scuole,come anche le profumate competenze di politici, sindaci, prefetti, ufficiali di alto rango e magistrati! Insomma di tutto il sistema Stato, che potrebbe sgretolarsi più del previsto. Come dire una catastrofe nella catastrofe!

E " dulcis in fundo". Cosa succederà alle finanziarie ed alle banche se perderanno i crediti anticipati alle imprese debitorie ed ai singoli cittadini per scomparsa o stop delle imprese stesse e dei posti di lavoro connessi? Imprese e semplici cittadini costituiscono la vera fonte di un enorme flusso di denaro che alimentava sinora il sistema ed ora sembra destinato a scomparire nel nulla o a ridursi a livelli risibili. Saranno davvero capaci di erogare quei prestiti "garantiti" dallo Stato? Come reagiranno i mercati? Quanto varrà la nostra casa pagata, con trent'anni di mutuo, una cifra spropositata? Quanto pagheremo un tozzo di pane o una mela, un vestito, un biglietto del cinema, una visita medica, un libro o l'assicurazione della vettura?

Vi sembra troppo? Dipende.

Dipende da quanto durerà l'emergenza e da come la si saprà affrontare. Si dice che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare!

Ma chi sono i duri? Dove sono? Cosa fanno? Cosa progettano? Hanno le capacità di gestire e risolvere questa ingarbugliata situazione che si prospetta assai lunga e difficile? Che fine hanno fatto i mille politici sempre in primo piano fino a qualche settimana fa sui talk serali quotidiani, occupati a intonare proclami autoreferenziali in cerca di consensi, a denigrare gli antagonisti bollati regolarmente come incapaci, impegnati a sfilare come modelle in prima fila sui vari palchi delle principali reti televisive ( ovviamente ben pagati con cachet da star ) sciorinando con disinvoltura i loro efficaci rimedi ai mali del Paese cagionati, sia ben chiaro, dalla cattiva gestione altrui ma sanabili solo col loro insostituibile intervento.

Succede così da anni. Solo che l'Italia va sempre peggio...

Ma sono ormai due mesi che anche la loro voce tace: è un silenzio assordante. Desolante, quanto e più del disastro operato dal morbo! Che vuoto hanno lasciato! Ma poi chi erano? Ti ricordi di loro e di cosa hanno detto dell'epidemia? Cosa hanno fatto per questa emergenza? Ed il Parlamento dove risiedono? Qual'è la loro risposta alle nostre legittime drammatiche domande?

------------------------------------( Silenzio)----------------------( Cosa significa questo silenzio ?)-------------------------( silenzio, nessuna risposta)--------------------------------------- ( ancora silenzio )---------------------------( Ma per caso sono diventati muti? Sarà mica colpa del virus?) -----------------------( Silenzio)-------------.

E' bello sapere che mentre tu stai male c'è un sacco di gente , nelle alte sfere, che si occupa di te e pensa a te, lavora per te! Proprio come farebbe un amico o una qualunque brava persona. E così stai tranquillo perché c'è chi pensa a te...

Così non perdi molto del tuo lavoro, ti puoi curare o aiutare i tuoi malati di casa : tanto c'è chi ti prepara un piano di uscita dalla crisi in modo che tu possa riprendere, seppur con fatica, da dove avevi interrotto. Non ti fanno sentire né solo, né abbandonato al tuo destino.....Pensa che fortuna!...

Ci sono un sacco di esperti che esprimono autorevoli pareri sul poco che si sa del Coronavirus e del possibile scenario futuro sull'immunità individuale e di massa e danno compendiosi quanto poco utili suggerimenti o azzardano inutili previsioni sul futuro della salute pubblica dicendo tutto ed il contrario di tutto. Per non dire delle possibili scelte terapeutiche o dei fantomatici effetti di questo o di quel farmaco!

La realtà delle corsie è un po' diversa...

Anche i nostri esperti dell'economia hanno dato prova di grande competenza offrendo prospettive di intervento che si sono rivelate di fondamentale importanza per salvare il Paese!.. Infatti tutti in Europa li ascoltano e li sostengono, Von der Leyen in testa ben seguita dalla Lagarde... Che donne!..Che coraggio!.. Cara Ursula, è molto facile chiederci scusa in ritardo ma in mondovisione, per non aver compreso in tempo le reali difficoltà dell'Italia, davanti ad un Parlamento a te solidale nella politica del NO agli aiuti incondizionati! Più facile e redditizio che sciogliere i cordoni della borsa: fai bella figura, rimetti a posto l'immagine e fai risparmiare all'Unione un sacco di soldi! Che bella figura!...

Ma ora si è materializzato l'illustrissimo ( ? ) Colao che sicuramente saprà dare una vera sterzata per rimetterci tutti in carreggiata. D'altronde chi dirigeva una emanazione italiana di una multinazionale tedesca delle telecomunicazioni saprà ben riorganizzare l'economia nostrana perennemente afflitta dai molti ed annosi acciacchi in tutti i settori ( industria, agricoltura,trasporti,viabilità, pesca, turismo,istruzione, sanità, servizi pubblici e privati, alta finanza, import-export ….. ) e colpita a morte dalla pestilenza! Vedrai è l'uomo giusto! E poi lo conoscono tutti anche all'estero.

Ma chi gli ha dato un incarico così delicato? Chi ha questo potere, visto che il Parlamento ad oggi un voto plenario ed ufficiale non lo ha legittimamente espresso! Anzi lo vogliono far diventare ministro ritagliandogli un ministero ad hoc.

Mi ricorda un'esperienza già successa ai tempi di Berlusconi quando i politici dell'opposizione scelsero Monti ( che veniva dal gruppo Rockefeller, membro dei “magnifici sette” della Finanza Europea, quelli che decidono cosa fa la BCE e che siedono a Francoforte, tanto per capirci ) e lo nominarono senatore a vita con l'avallo di Napolitano ( allora Presidente della Repubblica) per poterlo poi nominare capo del governo senza alcuna consultazione plebiscitaria. Insomma senza elezioni. Come poi è successo tante altre volte negli anni successivi e così succede ancora, coi bei risultati che tutti vediamo ogni giorno in diretta... Così siamo a posto!

E che dire della proposta, lanciata anche dalla signora Ursula Von Der Leyen, di munirci tutti, SU BASE VOLONTARIA beninteso, di una APP da scaricare GRATIS sullo smartphone che ti traccia di continuo per favorire la gestione dell'emergenza che ormai è di dimensioni europee? Anche in Cina lo hanno fatto. Quindi facciamolo anche noi. Per facilitare le cose a tutti e per evitare di riempire quei moduli di autocertificazione così noiosi... Tanto più che siamo già tracciati dai molti gestori telefonici, dai provider tipo Google, Apple, e così via.

Ed allora facciamoci tracciare per metterci in fila ai supermercati, o per entrare al lavoro,o al cinema o per salire su un treno o un autobus o per tornare a casa o per evitare di finire magari nel letto sbagliato...Mi ricorda anche il sistema del braccialetto elettronico, solo che esso è pensato per i delinquenti comuni. Che in questi giorni alcuni stanno pensando di rimettere in libertà per evitargli, poveretti, l'epidemia in carcere. Così loro andranno in giro liberi senza braccialetto e noi invece con un bel “tracker” attivo nell'inoffensivo telefonino.

Che bel futuro, mi fa venire in mente il film MATRIX. Fantascienza?

Quale, quella del film o quella che ci stanno regalando le dame di ferro dell'Unione?

Restiamo svegli e vigili o i giorni a venire saranno più bui di una notte senza stelle.

Per intanto, un caro amico che sta lavorando nei CAAF in provincia di Pisa mi ha confermato che proprio in questi giorni la loro attività principale è quella di registrare chiusure e sospensioni di attività autonome. Cioè, Partite Iva e posti di lavoro. E siamo solo agli inizi.

Nelle campagne Padane c'è mancanza di operatori agricoli per il disbrigo delle mansioni relative alla lavorazione della terra e delle coltivazioni. Potrebbero perdersi i raccolti di cereali, legumi, frutta ed ortaggi. Non oso pensare a cosa resterebbe da mangiare e da vendere sui mercati, oltre al relativo prezzo che diventerà di fatto inaccessibile ai più.

Quanto possono restare ferme le filiere produttive? Quanto potranno aspettare i lavoratori? Quanto potranno attendere i dirigenti, i proprietari delle fabbriche ed imprese? Quanto potranno attendere i consumatori che alla lunga saranno costretti a rivolgersi verso merce proveniente da altri mercati?

Già da adesso la grande distribuzione che opera su piattaforma digitale ha incrementato le vendite: circa un sesto del mercato si era già spostato stabilmente sulla distribuzione digitale. Ebbene questa fetta è destinata a crescere rapidamente, anzi lo sta già facendo, perché la domanda non può attendere i tempi biblici della politica. Amazon segna un incremento, in un solo mese, del 5% dei profitti annui!

E chi resta fuori per troppo tempo sarà inevitabilmente rimpiazzato e cancellato dal mercato. Senza possibilità di ritorno.

La verità è che occorre tempo anche per riconvertirsi a sistemi e filiere più dinamiche ed al passo con i tempi. Il nostro è un Paese indietro nel cammino della digitalizzazione, surclassato da molti paesi confinanti e dal mercato globale. Con l'emergenza pandemica in atto, la crisi si è acutizzata e mostra tutta la gravità dello scenario commerciale e produttivo interno. Anche questa è una realtà, che non possiamo ignorare. Realtà che, in assenza di sostegni immediati, è destinata a mandare in soffitta pezzi importanti dello scacchiere produttivo tradizionale , vanto del marchio italiano di qualità, ma che invece deve resistere e riconvertirsi perché parte intima di noi e della nostra tradizione, filosofia e cultura.

Purtroppo un treno perso non lo prendi più e può darsi che tu resti a piedi, mentre sul fronte consumi se non puoi avere l'originale ti contenti della copia, che oltretutto costa meno...

CONCLUSIONI: CONVIVERE COL VIRUS.

Questa pandemia ci ha mostrato cosa può fare un piccolissimo virus ( delle dimensioni di un centinaio di Angstrom , cioè centomila volte più piccolo di un millimetro ), e cosa può fare il genere umano in condizioni di emergenza pur in Paesi evoluti sul piano organizzativo, scientifico e tecnologico.
Dobbiamo ancora imparare molto su di esso, su come controllarne le fasi di diffusione epidemica, sui mezzi fisici di difesa individuali e collettivi, sui meccanismi di aggressione biologica del virus, sui farmaci antivirali e su quelli di supporto alle funzioni vitali offese dalla malattia, su come funzionano i meccanismi immunitari di primo livello e su quelli di protezione a lungo termine. Così come occorrerà tempo per sviluppare un vaccino sicuro ed efficace ed accessibile per TUTTI, da distribuire e produrre su scala planetaria. Gli scienziati si prendono tempi di 18-24 mesi. Insomma due anni! Non domani  o a fine estate.

Dovremo anche capire se l'immunità naturale ( cioè dopo la malattia ) e quella vaccinale siano di lunga durata e capaci di proteggerci dal virus. Dovremo scoprire se esso vada incontro a mutazioni genomiche capaci di eludere i nostri sforzi e rappresentare una futura e costante minaccia per il genere umano cosa che al momento sembra possibile ( vedi epidemie SARS e MERS causate da ceppi varianti di Coronavirus). Sarebbe quanto mai auspicabile che il futuro vaccino protegga da più ceppi virali apparentati , come funziona ad esempio per l'Influenza, che solo raramente muta in modo consistente e sviluppa pandemie mortali.

Abbiamo anche capito che i meccanismi di soccorso nazionale sono limitati e che un maggior sforzo in prevenzione e disponibilità di letti e respiratori negli ospedali e nelle terapie intensive e sub-intensive è assolutamente necessario ed irrinunciabile, come pure le dotazioni di dispositivi barriera ( ancora di difficile reperimento) andando in controtendenza alle direttive interne di contenimento del debito pubblico incoraggiate da sempre dall'Unione Europea. Non possiamo abbassare la guardia perché, ormai è certo , il contagio da Coronavirus non si fermerà presto, e dovremo attendere molti mesi, forse anni in cui ci dovremo abituare a convivere.

Paesi come la Germania, che invece si sono dotati di queste risorse, hanno avuto un'epidemia sottodimensionata, meglio controllata e gestita e con un numero di morti di gran lunga inferiore. In Germania non è stato ritenuto necessario chiudere il Paese come in Italia, lasciando svolgere ai cittadini le attività produttive e vivere una vita qualitativamente migliore e più serena, senza condizioni di isolamento sociale e commerciale. E senza il collasso economico di tipo apocalittico come invece accaduto in Italia. Anzi proprio la ostile Germania è pronta ad occupare i vuoti commerciali e produttivi lasciati scoperti dal nostro amato Paese in conseguenza dello stop epidemico. Vuoti che, o riempiamo subito o non occuperemo mai più, con conseguenze pesanti e difficilmente compensabili nel futuro dell'import-export dove la velocità sembra essere il denominatore comune e dove non esistono né tabù né promesse di fedeltà da parte della partnership commerciale.

Abbiamo anche assodato che non possiamo contare su consistenti aiuti dal Governo nell'immediatezza dell'emergenza né a distanza dal picco epidemico per la tragica situazione economica del Paese e per l'ostilità dell'Europa che al massimo ci offre qualche decina di miliardi col MES ( diciamo l'equivalente di una manovra economica con vincoli di restituzione da chiarire ) a patto di precise garanzie che al momento non possiamo offrire e che invece dovremmo accettare ciecamente. Mentre di miliardi ne occorrerebbero centinaia, solo a casa nostra.

Nel frattempo tutti quanti ci siamo accorti che più passa il tempo più le cose vanno verso un punto di non ritorno con la prospettiva di una sofferenza crescente diffusa a larghi strati della popolazione, che sostanzialmente dovrà arrangiarsi, mentre l'ipotesi di prestiti bancari garantiti dallo Stato sembra una promessa ad esito deludente per l'evidente sofferenza del compartimento bancario e finanziario nazionale che si troverà costretto ad erogare meno aiuti di quanto necessari, aiuti che si esauriranno ben prima della scadenza temporale prevista dallo Stato. Molti resteranno a bocca asciutta e con le mani nei capelli!

D'altronde il Governo non può pensare di chiudere indefinitamente il Paese, con i suoi cittadini e le imprese reclusi ed obbligati all'immobilità mentre all'estero le cose si muovono diversamente e velocemente. Non è solo una questione di ordine pubblico ma soprattutto di necessità oggettive, sia per i singoli cittadini che per le imprese e, non ultimo, per le esangui casse dello Stato che rischia ogni giorno di più la bancarotta.

Quindi mi aspetto che tra non molto comincino a riaprire qualcosa. Settore dopo settore, esercizio dopo esercizio. Lo dovranno fare con una certa sollecitudine se non vogliono una sollevazione popolare di dimensioni rivoluzionarie. Il rischio di disordini politici e civili è concreto. Ed i nostri acrobati della poltrona tutto vogliono meno che perdere il posto in prima fila. Quando gli ricapita di riconquistare la scena dopo la figura barbina che hanno fatto, alla fine di un bruttissimo periodo gestito da fare schifo e con un futuro che si prospetta a dir poco inquietante ed imprevedibile!

Non mi riferisco ovviamente alla fiducia che gli italiani ripongono in costoro (ormai sotto zero!!) quanto piuttosto alla pazienza ed alla capacità di sopportazione di un numero sterminato di cittadini, studenti, lavoratori, imprenditori, pensionati, di tutte le età ed appartenenza ideologica.

Mai come adesso sento dire dal semplice impiegato all'uomo di legge, dall'artigiano all'intellettuale, dalla casalinga all'insegnante che c'è bisogno di persone autorevoli e se necessario autoritarie!

Qualcuno dovrà assumersi il coraggio delle scelte necessarie a superare la difficilissima ma ineludibile

congiuntura sociale ed economica che stiamo vivendo, se ne vogliamo uscire da vivi e con un futuro davanti.

Un primo provvedimento tampone, già attuato localmente da qualche Sindaco ed Ente potrebbe essere l'emissione di buoni pasto e di miniassegni garantiti da istituti accreditati da spendere in loco, come successe nel 1976 quando nell'Italia del MEC le Banche stampavano valuta garantita dallo Stato. Fu una cosa temporanea ma servì a superare la congiuntura negativa. Ma allora eravamo uno Stato vero.

Bisogna fare subito un provvedimento in deroga ad efficacia esclusivamente interna che autorizzi le banche ad emettere titoli di credito surrogati da spendere solo in Italia , diciamo banconote da 1, 5, 10 euro ( per ora tre tagli basterebbero ) e scambiabili a titolo di Buoni Spesa. Questo darebbe impulso al mercato interno, ossigeno ad una produzione di base ma fin da subito!

E non peserebbe direttamente sulle casse dell'Unione. D'altronde che cosa se ne farebbe l'Unione di un Paese morto e affogato dal debito pubblico crescente e dal PIL calante

Dobbiamo anche vedere cosa fanno le grandi potenze industriali colpite dal virus:  altri Paesi, quelli importanti e sovrani, come USA, CINA, GIAPPONE, EX URSS non abbiano problemi a stampare valuta, pur di sostenere l'ossatura economica e produttiva del loro paese, che affronterà, forse, la svalutazione ma potrà continuare ad esistere e produrre.

Innanzitutto per sé, e poi per il resto del mondo. In questo scenario vince chi resiste di più, chi produce e non chiude . Non importa se calerà il livello di ricchezza. Sopravvivere anzitutto.

Quindi dobbiamo pensare che quando si comincerà a ripartire con il lavoro, la scuola, gli spostamenti in auto o sui mezzi pubblici, con le attività esistenziali abituali quali fare la spesa, andare al bar o in trattoria, a fare una passeggiata o una vacanza, andare al cinema o in palestra, dal parrucchiere o dall'estetista, in visita in un pensionato per anziani, o recarsi dal medico o in ospedale, insomma a rifare tutto quello che facevamo PRIMA del maledetto COVID-19, ci dovremo abituare a tenerne di conto adottando le dovute cautele in ogni momento della giornata poiché il nemico invisibile può stare in agguato pronto a colpire.

Bisogna cominciare a ripensare ogni nostro gesto in funzione di queste considerazioni per non morire chiusi in casa lontano dagli affetti e dai bisogni vitali che devono continuare ad esistere e sussistere se vogliamo sperare di seguitare a sentirci ed a definirci umani, accettando la sfida lanciataci dal virus, per proseguire da dove abbiamo lasciato, per non lasciarci cancellare da niente e nessuno, sia esso un agente infettivo o un gruppo di altri uomini che ritengono di poter disporre della nostra vita a loro piacimento, senza offrire niente altro in cambio che un'opzione di esistenza inaccettabile o la morte.

Se accettiamo di morire dentro, poi moriamo anche fuori, ma dopo di noi il resto degli altri esseri che hanno creduto di poter fare a meno di noi, semplici cittadini che non comandiamo e non contiamo niente.

Niente? No , siamo molto importanti, moltissimo.

Senza di noi semplici cittadini l'Italia non esiste, il Paese si estingue. Ma sarà così, piano piano, anche nel resto dell'Europa, per similitudine di eventi e per effetto di trascinamento a cascata se è vero che viviamo in un mondo globalizzato dove la sorte di uno produce effetti imprevedibili a distanza. Ce lo ha dimostrato anche il Coronavirus.

E credo che possiamo e dobbiamo fare a meno di altre simili conferme.

Basterà insomma organizzarci abituandoci a tenere un po' più lunga la distanza di relazione interumana, evitare affollamenti, riprogrammare le attività quotidiane ed il tempo da dedicargli, rispettare le file di attesa, usare disinfettanti e sistemi barriera di protezione individuale, magari portandosi dietro un kit apposito, frequentare luoghi ed ambienti dove vengono impiegati idonei sistemi di sanificazione e protezione, imparare a salutarsi con gesti diversi ma equivalenti alla stretta di mano. C'è già qualche nostalgico che auspica il ritorno al saluto romano...

Alla fine scopriremo che è più facile del previsto e che si fa più fatica a pensare ad un cambiamento di abitudini che a cambiare.

Del resto ne va della nostra esistenza e libertà. Sarà insomma necessario imporre ed imporsi il rispetto assoluto di diritti e doveri da parte di ciascuno, cosa che per noi italiani, ( tradizionalmente insofferenti verso doveri, obblighi e divieti ) è un po' più difficile che per altri popoli, educati sin da tenera età al rispetto delle regole sociali.

Solo il rispetto delle nuove regole permetterà infatti di giocare una sfida ad armi pari con il resto del mondo e con il virus Covid-19 attuale e futuro, conservando una speranza di vittoria.

O si accetta la sfida ripartendo da noi stessi senza farsi troppe illusioni su aiuti di chissa' chi o si accetta fin d'ora la sconfitta, perché chi non accetta la sfida , chi si rifiuta di giocare la partita, è già sconfitto ancor prima di iniziare.

Auguri a tutti gli Italiani che credono in sé stessi ed amano il loro Paese più dei politici e nonostante i politici! Restiamo uniti, riscopriamo la solidarietà, teniamo duro e diamo più valore alle persone ed al loro lavoro che non ai loro averi!

Lancio un invito che è anche uno slogan:     # tutti insieme si può #   # all together we can #

 

 

 

                         

 

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